mercoledì 25 agosto 2021

Cuore di lupo - Becky Sharp

 


È una pace di cristallo quella che avvolge Torvez, il paesino arroccato sulla montagna a picco sopra il lago. Una pace da brividi, pensa Ophélie. Ha seguito Pierre, rassegnata a trascorrere un anno nel luogo in cui è cresciuto prima di diventare uno stimato accademico e trasferirsi a Parigi. Ma a Torvez le maschere cadono in fretta: come per riflesso, quel reticolo di vicoli segreti inizia a generare tensione anche nel loro collaudato matrimonio. E poi accade l'impensabile: una notte Gerda, la ragazza della malga, si presenta nel giardino di Ophélie del tutto fuori di senno e con le mani imbrattate di sangue. Poco dopo la polizia trova sua madre barbaramente uccisa, secondo un rituale che rievoca la leggenda dell'Uomo Selvatico, il mostro spaventoso e mitologico che abita la tradizione di quei luoghi. D'istinto, Ophélie decide di farsi paladina dell'innocenza della ragazza. Insieme a un improvvisato detective è determinata a scoprire la verità, suscitando la reticenza, i sospetti e la contrarietà di Pierre e della sua strana cerchia di amici. Via via che si addentra nel mistero, l'ombra del mostro sembra attrarla a sé: è lei che lo cerca o lui la sta trovando? E perché, sotto sotto, sente di comprenderlo? Un passato silenzioso ha voglia di urlare la sua verità allontanandola sempre più da chi dovrebbe proteggerla.

Editore‎Mondadori (29 giugno 2021)
Lingua‎ Italiano
Copertina flessibile‎
368 pagine

Cosa ne penso....

Il classico Giallo Mondadori che accompagna da sempre le mie estati quest'anno è targato BeckySharp. 

Una lettura veloce e vorace come il mostro che pare tornare da una antica leggenda e seminare morte e paura nella valle e precisamente a Torvez. 

Gerda è una ragazzina cresciuta senza il padre, con una madre arida, ingrigita dalla vita. Insieme curano per l'estate una malga a ridosso del bosco e a un passo dalla luna. 

"Eppure si sente osservata. Da quando ha saputo dell'Uomo selvatico, il buio non è più lo stesso. Un latrato. Gerda spegne la sigaretta. E' un latrato stanco e feroce: la voce di sua madre al quarto bicchiere di grappa"

La leggenda dell'Uomo Selvatico è antica e trova riscontri in tutto l'arco alpino, non è cattivo, protegge le bestie è il signore dell'arte casearia. A Torvez e nei suoi dintorni però la figura leggendaria è malvagia, qui fa a pezzi la gente, ne inchioda le mani alle porte.

Ophélie è la moglie di Pierre, vengono da Parigi per passare del tempo nel di lui paese natio. Il loro matrimonio è stanco e arranca, i segreti e i misteri li dividono sempre più. Lei si sente sempre più sola e isolata soprattutto dopo la rimpatriata con i vecchi amici di Pierre, si sente esclusa. I sogni iniziano a raccontarle cose che vengono da lontano, persone che non conosce, lugubri e allucinati messaggi da interpretare. 

Quando le mani della madre di Gerda vengono trovati inchiodati alla porta della malga il paese precipita in un vortice di terrore puro, ogni angolo buio fa paura e più ancora lo sguardo allucinato della giovane ritrovata con le mani imbrattate del sangue della mamma. 

Cosa c'è nell'atmosfera di questo apparente sereno paesello?

Ophélie inizia la sua personale ricerca della verità, sarà rischioso ma deve diventare lupo per paura di essere sbranata. Gli incubi non le danno tregua... Cosa c'è là fuori? 

"Voi con le vostre voci di porcellana e le maschere candide: avete facce che sono fatte di foglie. Io sono il vento"

Il buio fa paura, il buio dell'anima inchioda a terra, opprime. I personaggi del giallo si troveranno faccia a faccia con il loro buio interiore. 

Un giallo che consiglio, si legge velocemente e l'adrenalina è di casa. Si empatizza con i personaggi che sono vivi in mezzo a noi, sono dipinti nelle loro paure, nella loro fragilità e nelle loro rinunce. 


Sara Valentino 



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