domenica 22 novembre 2020

Il mio tutto di Chiara Zaccardi

 


Trama

Un romanzo toccante sull'accettazione della propria e dell'altrui diversità e sul difficile percorso che una simile scelta comporta.

“Come si fa quando non riesci a stare insieme a una persona ma non riesci nemmeno a stare senza?”.
Davide se lo chiede dal momento in cui ha conosciuto Cristian.
A sedici anni arriva in una nuova scuola, a Parma, e si fa subito notare: ama disegnare e non nasconde di essere gay. Per questo viene preso di mira da alcuni compagni.
Il leader dei bulli, Cristian, è il campione di nuoto della scuola: fisico atletico, occhi azzurri e un sorriso spietato. Cristian detesta Davide. Almeno finché non lo bacia.
Il loro è il primo grande amore, giovane, intenso, tanto inaspettato quanto assoluto. Cristian si scopre indifeso davanti a un desiderio inarrestabile, senza mezze misure, e non sa come affrontarlo. Abbandonarsi a un sentimento che lo rende diverso o respingerlo? Ammettere che le fragilità di Davide sono un po’ anche le sue o usarle per allontanarlo?


Recensione di Alice Ortega

In una scuola come tante, di una città italiana come tante, Parma, arriva un nuovo studente, Davide. Si capisce subito che è un ragazzo tormentato: trasandato, un po' dark, non smette mai di disegnare e non fa facilmente amicizia. Quando lo conosciamo, frequenta la nuova scuola da pochi mesi: anche nell'altra scuola era vittima di bullismo, ma qui è diverso, perchè il leader dei bulli è Cristian, uno dei ragazzi più popolari della scuola, che quando Davide dichiara di essere gay va in crisi.

Cristian sta con Vanessa e Davide gli è subito piaciuto, pur essendo un po' troppo alternativo rispetto alla gente che frequenta di solito: è un artista e un writer, indossa magliette disegnate da lui… Cristian invece è il classico bravo ragazzo, studente modello, idolo delle fanciulle… Ma quando lo sfiora il sospetto che l'attrazione che sente per Davide sia qualcosa di diverso dalla semplice empatia, il mondo gli crolla addosso. O meglio, per cercare di evitare che il suo mondo gli crolli addosso, come un toro impazzito distrugge quel poco di tessuto sociale che Davide era riuscito a costruire intorno a sé nella nuova scuola, ricambiando però a fasi alterne il sentimento verso di lui e creando grande confusione sia tra loro che tra i rispettivi amici.

Davide, invece, in amore ha le idee molto più chiare: non è alla sua prima esperienza e quel nuovo compagno gli piace moltissimo, tollera tutti i suoi alti e bassi nella speranza che finirà per accettarsi per quello che è e accettare così anche il sentimento nato tra loro due, ma un giorno Cristian la combina un po' più grossa del solito e i demoni del passato che Davide era riuscito a tenere a bada per un po' riemergono con prepotenza…

Per fortuna l'amicizia, la famiglia che finalmente si scuote dal suo torpore e anche l'amore si coalizzano e prendendolo per mano gli daranno forse per la prima volta una serenità che noi lettori gli desideriamo fin dalla prima pagina.

Che dire, in questo romanzo c'è molta carne al fuoco: la scoperta dell'identità sessuale, il problema del bullismo, l'amore salvifico, le contraddizioni che nascono quando il rapporto d'amore si contrappone al gruppo amicale… Problemi di cui non si parlerà mai abbastanza ma che in questo romanzo, pur concludendosi tutto felicemente, compaiono in forme un po' estreme. 

I personaggi sono molto interessanti, la vicenda ben delineata e non si fatica a credere che storie altrettanto drammatiche siano avvenute e avvengano realmente; si prova grande empatia per i protagonisti, che hanno problemi diametralmente opposti e forse proprio per questo si attraggono. Siamo davvero entusiasti quando tutto si sistema, ma la domanda che mi faccio è: quanto può durare? Davvero si può passare per un simile inferno e uscirne purificati e felici, solo con il perdono? Io mi auguro sinceramente di sì, mi auguro che la forza dell'amore possa questo ed altro, ma allo stesso tempo non riesco a non pensare ai tanti casi reali in cui ci si illude e poi le cose non funzionano o finiscono in tragedia: c'è un limite oltre il quale non si dovrebbe andare? E come fare per individuarlo? Questa è una bellissima fiaba, ma quando abbiamo a che fare con la realtà, teniamo i piedi ben saldi a terra, mi raccomando.

  • Editore : Bibliotheka Edizioni (4 giugno 2020)
  • Word Wise : Non abilitato
  • Lunghezza stampa : 574 pagine

mercoledì 4 novembre 2020

Agnelli con la corazza di Daniela Anna Dutto

 Agnelli con la corazza è un romanzo  che parla di mobbing e bullismo ma si concentra sugli aspetti di rinascita e crescita morale che la vittima, di questi soprusi, può mettere in atto per uscire dalla condizione di disagio in cui è stata confinata. Sono stata profondamente colpita nel sentire alla televisione, l'anno scorso, la notizia della  morte di un pensionato per le violenze, le percosse e  le intimidazioni messe in atto da una baby gang composta da una decina di ragazzi di cui alcuni minorenni. Pensare alla disperazione di quell'uomo che si è sentito solo, disperato, senza un aiuto per poter uscire da quella situazione. Ed è nata l'idea di questo romanzo e oltre al bullismo ho deciso di affiancare il tema del mobbing purtroppo sempre in maggiore diffusione nel nostro paese.  

Trama: 


Tre personaggi senza un apparente legame tra di loro ricevono a cadenza settimanale una lettera con una frase e una citazione. Kiko un ragazzo che sopravvive tra furti e droga, il severo professor Livi insegnante di ginnastica e Antonio chef stellato di un noto ristorante. Cosa hanno in comune queste persone? Perché ricevono queste lettere?  Non sanno dare una risposta a questo quesito ma capiscono che quei semplici fogli di carta, che entrano nelle loro vite, sono state scritte da una persona che sa colpire debolezza e i punti d'ombra delle loro esistenze. 

Ma chi è il misterioso autore?

"Devo spedire le ultime lettere e dopo tutto sarà finito, chiuderò questo capitolo della mia vita. Non importa se saranno lette o stracciate. L'importante è averle scritte".

L'importante è averle scritte... così pensa l'autore delle lettere mentre le infila in buste anonime, senza mittente.

"Prendo le lettere, sento il ritmo del cuore accelerare. Finalmente sono riuscito a terminarle; scriverle è stata la parte più facile di questo progetto adesso devo trovare il coraggio di spedirle".

"Ma il pensiero unanime sarà rivolto al misterioso autore delle lettere. Sicuramente non penseranno a me, sono un personaggio dimenticato del loro passato e comunque se gli dicessi che io mi riderebbero in faccia. Per loro sono sempre stato nessuno e un nessuno non può avere il coraggio di arrivare a tanto".

L'identità di chi ha ideato tutto questo rimane celata fino alla fine ma mentre le lettere arrivano ai destinatari si svelano le loro storie. Kiko è un ragazzo della periferia che è entrato sin dall'adolescenza a far parte di una banda di strada ma i confini del suo mondo iniziano a stargli stretti e si pone delle domande sul suo futuro. Nella prima lettera che riceve l'autore lo definisce un pupazzo e per Kiko è come ricevere un pugno nello stomaco perché lui, da tempo, si sente come un pupazzo nelle mani di quel capo che finge di essere un amico ma in realtà lo sfrutta per i suoi scopi. 

Si sedette sul letto.  Non capiva. Riprese i pezzi della busta cercando un mittente, ma non c'era nulla. "Eppure è il mio indirizzo, non possono essersi sbagliati". Continuò a fissare il foglio, rileggendo le frasi, una, due, dieci volte... Appallottolò la lettera e la gettò contro la porta. " Un pupazzo, ecco cosa sono , un fottuto pupazzo di merda!" E da quel momento mette in discussione il fragile equilibrio della sua esistenza. 

Il professor Livi ama la sua professione di insegnante di educazione fisica ma eccede nella severità e nel rigore. Anche la sua vita è dettate da rigide regole ma la confessione del figlio di essere gay lo porta in un abisso di profonda disperazione da cui non riesce ad uscirne. E le  lettere che riceve lo portano ad affrontare situazioni e tematiche del presente e del passato non risolte. 

La aprì e lesse due volte il testo: 

"A volte è necessario accettare le situazioni, semplicemente, senza battaglie"

Il professor Livi rimase immobile a fissare la lettera come se qualsiasi gesto avrebbe potuto causarne l'esplosione. 

Antonio, chef stellato dopo la separazione dalla moglie eccede con il vizio di bere. Questo lo porta a creare una situazione di stress e ansia nella sua cucina. Anche lui riceve le lettere ma concentrato sui suoi problemi tende ad ignorarle anche se un tarlo si insinua nella sua mente fino a confidare ad un amico:

"Non lo so, ne ho già ricevute altre due, pensavo che fosse qualche santone che si faceva pubblicità per quei gruppi New Age, invece sembra che siano proprio dirette a me".

E alla fine del romanzo il misterioso autore si svela raccontando la sua storia e dando una risposta ai tanti interrogativi che lo sviluppo della storia ha creato. 

Agnelli con la corazza non si concentra solamente sui temi della violenza e coercizione che il bullismo e il mobbing comportano ma vuole dare maggiore respiro alla fase successiva, quando una vittima riesce ad uscire da queste situazioni, trova la forza di rivedere il suo passato e di rinascere.

mercoledì 15 luglio 2020

SOSPESI SUL NULLA di Filippo Mammoli


Quindici

racconti ambientati ai nostri giorni, quindici storie dove la vita, con le sue pulsioni più elementari e i suoi sentimenti più genuini, si scontra con muri invalicabili. In una baraccopoli indiana come nel lussuoso studio di un avvocato, in un letto d'ospedale o nel cortile di un manicomio, in una Firenze agghindata per la vigilia di Natale o in paesi del meridione d'Italia dove anche sognare è impossibile, il grido di dolore per le assurdità e le ingiustizie si leva prepotente e inconsolabile in questa suggestiva e sensibile raccolta. Emergono così vivide istantanee a ricordare le gabbie e le angosce, ma anche il desiderio d'amore e di libertà che caratterizza l'esistenza dell'uomo del nostro tempo, senza alcuna possibilità di sciogliere il «nodo gordiano» della contraddizione. Sogni, visioni, paure e ansie da psicanalisi raccontano un'umanità lanciata a folle velocità verso l'abisso, fotografata un istante prima del punto di non ritorno.

  • Editore: Dark Zone (26 giugno 2020)
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-13: 979-1280077097

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Recensione a cura di Alice Ortega

Recensire una raccolta di racconti può essere molto più complesso di quanto si creda. Fare la sintesi di quindici piccole visioni del mondo, per di piú se sono drammatiche come in questo caso, può essere una vera sfida. Innanzi tutto vorrei fare i miei complimenti all'autore perché lo stile è migliorato rispetto a opere precedenti; inoltre il testo molto più curato, e non è cosa da poco.

Ma veniamo al merito del discorso. In questi pochi racconti la protagonista assoluta è la morte, la morte in tutte le sue declinazioni: la morte fisica, quella spirituale, quella inevitabile e quella volontaria, quella evitata per un soffio e quella fortemente voluta per sé e/o per gli altri.

In rari casi si intravede la speranza, più spesso interviene un destino cinico e crudele: talvolta nelle vesti della vittima stessa, talvolta di carnefici che emergono dagli abissi più profondi della mente o del tempo. Scherzi del destino dal dubbio potere catartico, sogni cupi che non concedono un attimo di respiro dalla vita reale o che illudono vanamente…

Neanche la famiglia riesce a scalfire questo pessimismo pervasivo e quasi assoluto: spesso assente, quando compare è inutile, se non addirittura vissuta con indifferenza o addirittura insofferenza. 

La narrazione è fredda: lo sguardo quasi chirurgico nella maggior parte dei casi, come se l'autore volesse tenere alla larga ogni tentazione di empatia con i propri personaggi e con i loro enormi dolori simili a macigni inamovibili. 

Confesso che fino all'ultimo ho sperato in un po' di poesia, qualcosa che desse un senso a questa sofferenza cieca che trasuda dalle pagine; alla fine, proprio nell'ultimo racconto, ho trovato una scintilla di quello che cercavo, di quello che malgrado le immani sofferenze dalla notte dei tempi spinge l'uomo ad andare avanti e a non abbandonarsi alla disperazione; un pizzico di umanità che, malgrado tutto, è capace di comprensione e di affetto.

Concludendo, questo gelo che si sente tra le pagine è fonte di grande turbamento e capisco bene l'intento dell'autore che vuole scuotere il lettore fin nel profondo. Ma credo che per scrivere in modo così estremo, provocatorio ed efficace allo stesso tempo (quasi un Black Mirror intimista, ambientato ai giorni nostri), l'autore debba affinare ancora di più la sua tecnica narrativa; ad esempio sfruttando meglio i colpi di scena  – i racconti sono comunque sempre molto impegnativi da questo punto di vista – e, se posso permettermi, somministrare queste "pillole nere" in dosi un po' più ridotte: l'effetto in questo modo risulta infatti un po' opprimente e allo stesso tempo dispersivo. Comunque, un esperimento davvero interessante.



martedì 14 luglio 2020

“La fanciulla di mezzanotte” di Ottavio Nicastro

Trama:

Sicilia, Madonie. Fine estate 2008. Una ragazza di diciassette anni svanisce nel nulla. A dieci anni di distanza, una figura evanescente compare di notte lungo le viuzze del paesino. I testimoni vi riconoscono la giovane di cui si sono perse le tracce da lungo tempo. Le apparizioni si susseguono e spingono la cittadina nel terrore. Marco Sereni, medico, assume l’incarico all’ospedale di san Giovanni dei Fossati,  teatro di questi avvenimenti. In breve, e suo malgrado, è trascinato nella vicenda tanto bizzarra e strana al punto da ricalcare i racconti di Edgar Allan Poe. Un puzzle che il personaggio principale dovrà comporre nel giusto modo per svelare il mistero de La Fanciulla di Mezzanotte. Sia l’omertà che l’arretratezza mettono a rischio la vita del giovane protagonista, in aggiunta, la vicenda, singolare quanto surreale, ne mina la salute mentale. Il racconto è un omaggio ad Edgar Allan Poe, maestro indiscusso della letteratura gotica di fine Ottocento.


Formato: Formato Kindle

Dimensioni file: 739 KB

Lunghezza stampa: 270

Editore: Ali Ribelli Edizioni (17 aprile 2020)

Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.

Lingua: Italiano

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Recensione a cura di Edvige Marotta


Quando si parla di paranormale e di fantasmi molti storcono il naso! È un argomento che porta a "schierarsi" e o ci credi o non ci credi... 

Per ciò che mi riguarda io credo nello spirito che una volta staccatosi dal corpo materiale si innalza raggiungendo un luogo che, a noi, è ancora sconosciuto ma che percepisco come esistente.

Ma quando la morte è violenta o avviene per opera di terzi, lo spirito si rassegna o vaga in un limbo in cerca di giustizia? A questa domanda ho sempre cercato di rispondere ogniqualvolta leggo fatti di cronaca dove chi è vittima vorrebbe gridarla forte, la giustizia, soprattutto per i casi irrisolti: 


“Angela non ha seguito la via della luce. Sono in molti a farlo, in special modo  quando la morte arriva all’improvviso e in modo cruento. In tali circostanze l’attaccamento alla vita è difficile da perdere. In aggiunta la rabbia che scaturisce dal desiderio di vendetta, a volte ha il sopravvento, spingendo l’anima del trapassato a rimanere nel luogo dove ha consumato l’esistenza.”


e sono convinta che ciascuno/a di noi abbia la capacità di percepire, tutto intorno, segni che ci possono condurre alla presenza di entità soprannaturali; chi non crede, secondo me, tende inconsciamente a sotterrarla e da qui nasce la diffidenza! Quella a cui, all’inizio ma poi si ricrederà, sarà soggetto il nostro protagonista, Marco Sereni, un cardiologo che dall'ospedale di Catania viene trasferito in uno più piccolo a San Giovanni dei Fossati, "un paesino chiuso nel proprio guscio...", dove vige la regola dell'omertà e della paura per un fatto inspiegabile nel quale il medico si troverà direttamente coinvolto! 


"L'orrore, dottor Sereni, non ha forma né colore, nasce nell'intimo di chi ha patito umiliazioni difficili da descrivere. Vittime innocenti martiri che hanno perso la vita senza una ragione, uno scopo, e adesso innalzano al cielo il loro grido disperato, lo stesso che lei sente di continuo, da questo nasce sia l'angoscia sia lo sgomento."


Marco, infatti, la sera che arriverà al paesino sotto una pioggia torrenziale, sentirà dei lamenti sinistri e allo scoccare della mezzanotte sulla strada incontrerà una ragazza che, tutta bagnata, farà entrare in auto per accompagnarla a casa e da lì comincerà la sua avventura alla ricerca di una verità che sarà piuttosto scomoda e che lo renderà vittima, a sua volta, di ritorsioni importanti! 


“E’ comparsa all’improvviso sbucando dai vicoli adiacenti, forse dal nulla, in breve ha avvolto ogni cosa nascondendola allo sguardo. [...] Chi è? Il timore che da lei nasce mi prende sempre più, non so capirlo ma ne subisco l’incanto tenebroso.”

La storia si concentra sulla scomparsa di una ragazza avvenuta 11 anni prima, mentre rientrava a casa dopo una passeggiata con un'amica! Angela, questo il suo nome, da allora non è più riapparsa ... per lo meno non più in carne in ossa e tutti al paese sono convinti che la ragazza sia il fantasma che ogni sera a mezzanotte compare in strada tutta bagnata... 


“E’ maculiata, a povera fighia si trova di nun posto buio e friddu. E c’è tanta acqua...ma tanta davveru. E idda nun po’ rispirari.”  


Arrivato alla casa dove alloggerà, appartenente ad una duchessa molto ricca ed importante nel paese, cominceranno tutta una serie di fatti strani che lo porteranno quasi sull’orlo di una crisi di nervi: la comparsa di un bambino che si riflette nello specchio, di un gatto nero con un solo occhio che gironzola per la stanza, rumori sinistri che provengono da una stanza chiusa da molti anni e dove nessuno è più entrato, libri che cadono fornendogli indizi (uno in particolare sarà fondamentale, "Edgar Allan Poe Racconti" " che lo accompagnerà durante le sue indagini aprendosi sempre in punti fondamentali che gli forniranno risposte importanti); tutti eventi che se da un lato lo spaventeranno dall'altro lo spingeranno a cercare la verità! 

Marco subito comincia ad informarsi riguardo la faccenda e ad indagare, nonostante molti gli consigliano di lasciar perdere questa storia perché, in passato, chi ha provato a dare una spiegazione a questo mistero ha sempre fatto una brutta fine. Dopo una serie indagini e con l'aiuto di una stravagante signora che compare sempre al momento giusto, il protagonista riuscirà a mettere assieme tutti i tasselli del complicato puzzle e ad arrivare alla soluzione che darà ad Angela la pace eterna!

"La fanciulla di mezzanotte" è un libro ricco di suspense che porta il lettore ad immedesimarsi nel protagonista percependo tutte le sue emozioni di paura, di incredulità riguardo a certi eventi, di meraviglia verso determinate coincidenze! Marco si sente spinto ad indagare anche se la storia non lo riguarda personalmente e ciò scaturisce dalla sua capacità di immedesimarsi nella vittima e nella voglia di fare giustizia.


“Ho un compito?” “Non serve chiederlo dottor Sereni. L’ha già capito da sé, anche se è restio ad ammetterlo.” [...] “Perché io? Perché quell’essere mi perseguita?” “Questo succede perché lei possiede la capacità che soltanto pochi possono vantare. [...] Cogliere l’essenza degli spiriti inquieti.”


Un’altra chicca di questa storia, assieme al libro di racconti di Edgar Allan Poe, è la presenza dei Tarocchi, di cui io sono appassionata. La duchessa farà alzare sette lame a Marco (le carte che usciranno saranno l’Appeso, la Papessa, l’Eremita, la Forza, la Morte, la Temperanza e la Torre) ma non sarà lei a spiegare il significato di ciò che è uscito! Il protagonista sarà costretto ad aspettare il momento giusto per comprendere il responso e verificare se possa essere utile all'indagine, anche se all'inizio era restio ad accondiscendere alla richiesta. 


"Conosce la loro proprietà?" "Ne hanno una? La divinazione forse?" "Il potere dei Tarocchi non ha nulla da spartire con la divinazione." "A cosa servono allora?" "A conoscere meglio se stessi, o chi ci sta accanto."


Non ho voluto entrare troppo nei particolari del racconto per non spoilerare e per lasciare al lettore il gusto del brivido e della suspense e consiglio vivamente la lettura di questo libro perché scritto in maniera molto fluida e a tratti pittorica, cupa e di facile comprensione anche quando i personaggi parlano nel dialetto siciliano. Complimenti all'autore.



giovedì 2 luglio 2020

I sei finalisti del Premio Strega... in attesa della finale!

Stasera verrà annunciato il vincitore del premio Strega 2020. La cerimonia avrà luogo come da tradizione al Ninfeo di Villa Giulia a Roma e sarà trasmetta in diretta su Rai 3.

Giorgio Zanchini condurrà la serata affiancato dall’ospite d’eccezione Corrado Augias.


In attesa di conoscere il vincitore vediamo di cosa parlano i romanzi in lizza!

Noi abbiamo in lettura FEBBRE di Jonathan Bazzi

 Editore: Fandango Libri

e a giorni pubblicheremo la recensione

Jonathan ha 31 anni nel 2016, un giorno qualsiasi di gennaio gli viene la febbre e non va più via, una febbretta, costante, spossante, che lo ghiaccia quando esce, lo fa sudare di notte quasi nelle vene avesse acqua invece che sangue. Aspetta un mese, due, cerca di capire, fa analisi, ha pronta grazie alla rete un’infinità di autodiagnosi, pensa di avere una malattia incurabile, mortale, pensa di essere all’ultimo stadio. La sua paranoia continua fino al giorno in cui non arriva il test all’HIV e la realtà si rivela: Jonathan è sieropositivo, non sta morendo, quasi è sollevato. A partire dal d-day che ha cambiato la sua vita con una diagnosi definitiva, l’autore

ci accompagna indietro nel tempo, all’origine della sua storia, nella periferia in cui è cresciuto, Rozzano – o Rozzangeles –, il Bronx del Sud (di Milano), la terra di origine dei rapper, di Fedez e di Mahmood, il paese dei tossici, degli operai, delle famiglie venute dal Sud per lavori da poveri, dei tamarri, dei delinquenti, della gente seguita dagli assistenti sociali, dove le case sono alveari e gli affitti sono bassi, dove si parla un pidgin di milanese, siciliano e napoletano. Dai cui confini nessuno esce mai, nessuno studia, al massimo si fanno figli, si spaccia, si fa qualche furto e nel peggiore dei casi si muore. Figlio di genitori ragazzini che presto si separano, allevato da due coppie di nonni, cerca la sua personale via di salvezza e di riscatto, dalla redestinazione della periferia, dalla balbuzie, da tutte le cose sbagliate che incarna (colto, emotivo, omosessuale, ironico) e che lo rendono diverso. Un libro spiazzante, sincero e brutale, che costringerà le nostre emozioni a un coming out nei confronti della storia eccezionale di un ragazzo come tanti. Un esordio letterario atteso e potente. Jonathan Bazzi è nato a Milano nel 1985. Cresciuto a Rozzano, estrema periferia sud della città, è laureato in Filosofia. Appassionato di tradizione letteraria femminile e questioni di genere, ha collaborato con varie testate e magazine, tra cui Gay.it, Vice, The Vision, Il Fatto.it. Alla fine del 2016 ha deciso di parlare pubblicamente della sua sieropositività con un articolo (“Ho l’HIV e per proteggermi vi racconterò tutto”) diffuso in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS.

Il colibrì di Sandro Veronesi Editore: La nave di Teseo 


Marco Carrera, il protagonista

del nuovo romanzo di Sandro Veronesi, è il colibrì. La sua è una vita di continue sospensioni ma anche di coincidenze fatali, di perdite atroci e amori assoluti. Non precipita mai fino in fondo: il suo è un movimento incessante per rimanere fermo, saldo, e quando questo non è possibile, per trovare il punto d’arresto della caduta – perché sopravvivere non significhi vivere di meno. Intorno a lui, Veronesi costruisce altri personaggi indimenticabili, che abitano un’architettura romanzesca perfetta. Un mondo intero, in un tempo liquido che si estende dai primi anni settanta fino a un cupo futuro prossimo, quando all’improvviso splenderà il frutto della resilienza di Marco Carrera: è una bambina, si chiama Miraijin, e sarà l’uomo nuovo.
Un romanzo potentissimo, che incanta e commuove, sulla forza struggente della vita.






La misura del tempo (Einaudi. Stile libero big Vol. 6) di Gianrico Carofiglio  

Tanti anni prima

Lorenza era una ragazza bella e insopportabile, dal fascino abbagliante. La donna che un pomeriggio di fine inverno Guido Guerrieri si trova di fronte nello studio non le assomiglia. Non ha nulla della lucentezza di allora, è diventata una donna opaca. Gli anni hanno infierito su di lei e, come se non bastasse, il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario.
Guido è tutt'altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza.
Comincia cosí, quasi controvoglia, una sfida processuale ricca di colpi di scena, un appassionante viaggio nei meandri della giustizia, insidiosi e a volte letali.
Un romanzo magistrale. Una scrittura inesorabile e piena di compassione, in equilibrio fra il racconto giudiziario - distillato purissimo della vicenda umana - e le note dolenti del tempo che trascorre e si consuma.

«Col passare del tempo alcuni luoghi della città mi ricordano sempre piú intensamente sensazioni e fantasticherie del passato remoto. Un'epoca di stupore. Ecco, certi luoghi della città mi fanno sentire nostalgia per lo stupore. Essere storditi dalla forza di qualcosa. Mi piacerebbe tanto, se capitasse di nuovo».

Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli 

Mondadori


Ha vent'anni

Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a un TSO: trattamento sanitario obbligatorio. È il giugno del 1994, un'estate di Mondiali.

Al suo fianco, i compagni di stanza del reparto psichiatria che passeranno con lui la settimana di internamento coatto: cinque uomini ai margini del mondo. Personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura.

Dagli occhi senza pace di Madonnina alla foto in bianco e nero della madre di Giorgio, dalla gioia feroce di Gianluca all'uccellino resuscitato di Mario. Sino al nulla spinto a forza dentro Alessandro.

Accomunati dal ricovero e dal caldo asfissiante, interrogati da medici indifferenti, maneggiati da infermieri spaventati, Daniele e gli altri sentono nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati. Nei precipizi della follia brilla un'umanità creaturale, a cui Mencarelli sa dare voce con una delicatezza e una potenza uniche.

Dopo l'eccezionale vicenda editoriale del suo libro di esordio - otto edizioni e una straordinaria accoglienza critica (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima) -, Daniele Mencarelli torna con una intensa storia di sofferenza e speranza, interrogativi brucianti e luminosa scoperta. E mette in scena la disperata, rabbiosa ricerca di senso di un ragazzo che implora salvezza: "Salvezza. Per me. Per mia madre all'altro capo del telefono. Per tutti i figli e tutte le madri. E i padri. E tutti i fratelli di tutti i tempi passati e futuri. La mia malattia si chiama salvezza".


Almarina (Supercoralli) di Valeria Parrella 

Editore: EINAUDI

Può una prigione rendere

libero chi vi entra? Elisabetta insegna matematica nel carcere minorile di Nisida. Ogni mattina la sbarra si alza, la borsa finisce in un armadietto chiuso a chiave insieme a tutti i pensieri e inizia un tempo sospeso, un'isola nell'isola dove le colpe possono finalmente sciogliersi e sparire. Almarina è un'allieva nuova, ce la mette tutta ma i conti non le tornano: in quell'aula, se alzi gli occhi vedi l'orizzonte ma dalla porta non ti lasciano uscire. La libertà di due solitudini raccontata da una voce calda, intima, politica, capace di schiudere la testa e il cuore.

Esiste un'isola nel Mediterraneo dove i ragazzi non scendono mai a mare. Ormeggiata come un vascello, Nisida è un carcere sull'acqua, ed è lí che Elisabetta Maiorano insegna matematica a un gruppo di giovani detenuti. Ha cinquant'anni, vive sola, e ogni giorno una guardia le apre il cancello chiudendo Napoli alle spalle: in quella piccola aula senza sbarre lei prova a imbastire il futuro. Ma in classe un giorno arriva Almarina, allora la luce cambia e illumina un nuovo orizzonte. Il labirinto inestricabile della burocrazia, i lutti inaspettati, le notti insonni, rivelano l'altra loro possibilità: essere un punto di partenza. Nella speranza che un giorno, quando questi ragazzi avranno scontato la loro pena, ci siano nuove pagine da riempire, bianche «come il bucato steso alle terrazze». Questo romanzo limpido e intenso forse è una piccola storia d'amore, forse una grande lezione sulla possibilità di non fermarsi. Di espiare, dimenticare, ricominciare. «Vederli andare via è la cosa piú difficile, perché: dove andranno. Sono ancora cosí piccoli, e torneranno da dove sono venuti, e dove sono venuti è il motivo per cui stanno qui».


Ragazzo italiano di Gian Arturo Ferrari 

Feltrinelli Editore

 La vita di Ninni, figlio del dopoguerra, attraversa le durezze
da prima rivoluzione industriale della provincia lombarda, il tramonto della civiltà rurale emiliana, l’esplosione di vita della Milano riformista. E insieme Ninni impara a conoscere le insidie degli affetti, la sofferenza, persino il dolore che si cela anche nei legami più prossimi. Da ragazzino, grazie alla nonna, scopre di poter fare leva sull’immenso continente di esperienze e di emozioni che i libri gli spalancano di fronte agli occhi. Divenuto consapevole di sé e della sua faticosa autonomia, il ragazzo si scava, all’insegna della curiosità e della volontà di sapere, quello che sarà il proprio posto nel mondo.

Nella storia di “Ragazzo italiano” si riflette la storia dell’intero Paese, l’asprezza, la povertà, l’ansia di futuro, la vicenda di una generazione figlia della guerra ma determinata a proiettare progetti e sogni oltre quella tragedia. Un’Italia dove la scuola è la molla di promozione sociale, e l’avvenire è affollato di attese e promesse. Un’Italia ancora viva nella memoria profonda del Paese, nelle peripezie familiari di tanti italiani. Ferrari le restituisce corpo e respiro senza indulgenze né compiacimenti, con uno stile cristallino e austero, non di rado crudo, con un timbro di coraggiosa sincerità. Capace di esprimere la freschezza del protagonista e di una moltitudine di personaggi lampeggianti di futuro.


mercoledì 1 luglio 2020

Il 16 luglio torna in libreria Gianluca Arrighi: "Intrigo in Costa Verde", il nuovo romanzo del maestro del giallo italiano

L'autore:
Gianluca Arrighi nasce nel 1972 a Roma, dove vive e lavora. Avvocato penalista di successo, è considerato 
uno dei più grandi autori del giallo italiano. Ha pubblicato i romanzi Crimina romana (2010), Vincolo di sangue 
(2012), L'inganno della memoria (2014), Il confine dell'ombra (2017), Oltre ogni verità (2018) e A un passo dalla 
follia (2019).  È inoltre autore di numerose novelle noir pubblicate da periodici e quotidiani nazionali. 


















La trama:
L'avvocato milanese Daniele Castriota, partner dello studio legale romano Nicotra & Manfredda, viene colpito da un
 proiettile alla testa nel parcheggio adiacente al tribunale. La sua vita è appesa a un filo. Alex Manfredda, ricevuta la
 drammatica notizia, si precipita al capezzale dal suo amico e collega, ricoverato in condizioni disperate nel reparto 
di terapia intensiva dell'ospedale San Raffaele. Paola, moglie di Daniele, spiega ad Alex che il marito aveva appena
 assunto un incarico per investigare sull'omicidio di Lorenzo Solinas, candidato sindaco di Coraddu, una piccola città
 della Costa Verde, nel versante sud occidentale della Sardegna. Manfredda decide allora di subentrare al suo amico
 per scoprire chi e perchè ha tentato di ucciderlo. Alex, brillante avvocato penalista, è un uomo testardo e ostinato. 
L'indagine lo condurrà nella misteriosa e seducente Costa Verde, dove il suo forte senso di giustizia lo porterà a 
scontrarsi con i proprietari delle miniere e con gli ambientalisti, detentori del potere politico locale. Ad ogni tentativo
 di sistemare una tessera nel mosaico, tuttavia, Manfredda ne troverà sempre una diversa che si allontana dalla sua
 collocazione originale. Il susseguirsi degli eventi, così come l’ambiguità di tanti personaggi, trasformeranno a poco
 a poco il quadro iniziale in una nebbia di misteri umani, ambientali, criminali. Alex dovrà dare senso a un 
meccanismo dai mille ingranaggi, illuminando l'area grigia dove politica e affari s'incontrano. Ogni suo passo
 solleciterà l'attesa del nuovo indizio, tra storie passate e vendette, urtando contro identità nascoste ed esistenze 
oscurate. Mentre sullo sfondo si dipana l'impunità e la pervasiva corruzione del privilegio sociale, anche la vita di
 Alex verrà messa in pericolo, tra depistaggi, sicari e colpi di scena. Nulla però riuscirà a fermare il tenace avvocato
 Manfredda: non gli agguati che gli vengono tesi, non il mondo ambiguo della provincia italiana, non l'omertà che 
regna a Coraddu


  • Editore: CentoAutori
  • Promozione: PDE
  • Distribuzione: Messaggerie
  • Data di pubblicazione: 16 luglio 2020
  • EAN: 9788868722388
  • ISBN: 8868722380

 
 

Il labirinto di Ottavio Nicastro

Parigi, uno spietato serial killer tiene in scacco la città. Uccide poveri innocenti e li trasforma in statue umane. La polizia brancola nel...