giovedì 2 settembre 2021

ARSINOE DEI SUSSURRI di Alessio D'Avino


Recensione a cura di Sara Loiacono 

Appena ho saputo dell'uscita di questo libro ero esaltata all'idea di poter tornare ad Aretè. A differenza del primo capitolo della saga, questo è ambientato completamente sull'isola, e in un lasso temporale antecedente. 


In “Arsinoe dei sussurri” si possono vivere molti aspetti della vita ad Aretè, e più leggevo più avevo la sensazione di trovarmi al cospetto di un'opera dal potenziale davvero alto. Nella mia personale scala di valutazione di un fantasy i primi posti sono occupati dalla credibilità del mondo in cui è ambientato, e l'autore è stato davvero bravo a costruire il suo mondo, la sua “Isola felice”, adoro soprattutto il fatto che il tipo di magia operata dagli abitanti è un fattore genetico, ogni famiglia ricopre un ruolo e fa il possibile per migliorare la vita ad Aretè.   Arsinoe è la minore di due sorelle, cresciute dal padre dopo la morte della madre. Purtroppo non è lei che è stata istruita per diventare Sacerdotessa, ma la sorella Semele, per la quale il padre ha speso tutto ciò che aveva per farla studiare. Le Divine Luci però hanno scelto Arsinoe, apparentemente senza poteri e inadatta a ricoprire un ruolo così di prestigio. 


“Dormire fu quasi impossibile: che cosa mi aspettava? Come sarei potuta diventare una Sacerdotessa di Areté senza la benché minima preparazione?

Mi domandai quali potessero essere le reali intenzioni delle Divine Luci: non era saggio dubitare dei messaggi che sussurravano nelle orecchie dell’Oracolo, eppure mi sentivo così… irrilevante,inutile.
Vivere nell’ombra di Semele, notare come nostro padre spendesse tutte le sue energie e risorse per lei, non aveva fatto altro che amplificare le mie insicurezze, ingigantirle. Se il mio destino era davvero stato deciso, avrei dovuto cercare di essere più forte, nonostante la mia voce spezzata, nonostante i miei poteri anomali.
Avrei dovuto imparare, e in fretta.”


Facciamo la conoscenza di un altro personaggio chiave della storia, Kassandra, quando Arsinoe parte per l'apprendistato al tempio. Le due ragazze diventano subito complici, salvo poi scoprire che per proteggere Kassandra dalla portata dei suoi poteri Arsinoe si trova costretta a sprofondare nuovamente nella solitudine, come una costante nella sua vita dalla morte della madre. 


“Da quel giorno avrei dovuto mentirle, innalzando tra noi un muro che non avremmo mai potuto abbattere. Mattore per mattome, e il silenzio sarebbe stato il mio unico compagno.”


Poi finalmente il potenziale dei suoi poteri viene svelato, e quando tutto sembra andare per il verso giusto ecco la tragedia dietro l'angolo. Non c'è pace per la nostra eroina e i suoi compagni di viaggio, arrivando così all'eterna lotta tra bene e male. 

Ancora una volta Alessio, grazie alle dettagliate descrizioni ha saputo parlare di temi importanti, l'inclusione prima fra tutte svolge un ruolo fondamentale nel racconto, ma anche il sentirsi diversi, la solitudine, il vedere un genitore preferire l'altro figlio, la vergogna, l'omosessualità, l'invidia, la rabbia, la rinascita e l'amore.  Tra queste pagine puoi trovare tutte le sfumature di ciò che l'animo umano può provare, trattate con la delicatezza che contraddistingue l'autore, perfettamente mimetizzate all'interno di un fantasy che non ha proprio niente da invidiare a libri molto più conosciuti.

Edizioni Decima Musa

Luglio 2021


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