domenica 1 dicembre 2019

LA SQUADRA – serie giallo-poliziesca di Elide Ceragioli

La vicenda del “mostro di Firenze”, che ha invaso la cronaca nera degli anni ’80 del XX secolo e ancora di tanto in tanto fa capolino, ha lasciato una finestra aperta. Era stata ipotizzata all’epoca la costituzione di una squadra investigativa speciale, per scovare il mostro e consegnarlo alla giustizia, ma il progetto non ha mai raggiunto la realizzazione concreta. Di qui l’idea dell’autrice di far nascere LA SQUADRA di sei ispettori di polizia e farla operare in tutta Italia con quattro indagini, che costituiscono i quattro volumi della serie. I sei ispettori che compongono LA SQUADRA vengono così presentati all’inizio della vicenda: «Carlo Dallolio, “Dalloliorompicoglionicarlo” era il suo soprannome e quasi ne andava fiero; piemontese, apparentemente bonaccione e distratto, appena divorziato, aveva riletto attentamente le schede dei suoi colleghi: Gabriella Franchi, fiorentina residente a Genova, anni 34, nubile, due lauree, legge ed informatica, perfetta conoscenza dell'inglese e del tedesco. Palermo Antonio, siciliano, 30 anni, folgorante carriera in polizia per le indubbie doti investigative e la conoscenza di trame occulte. Gilli Anna, friulana, solo successi sulle sue belle spalle, ma, inspiegabilmente, un basso punteggio alla selezione. Giovanni Marras, sardo, il più vecchio, 43 anni, piccolo e segaligno, ma tenacissimo che una volta individuata la preda non la mollava più. Infine Fantacci Piero senese, 41 anni, duttile e fantasioso, capace di inventarsi ardite soluzioni ai casi e di azzeccarci quasi sempre.» 


NON SAI MAI CHI PUOI INCONTRARE (LA SQUADRA 1) Una torrida e afosa estate fiorentina accoglie sei ispettori accomunati dalla professione, ma tanto diversi tra loro da essere lo specchio delle più diverse componenti della società italiana contemporanea. Il corso di aggiornamento che li ha fatti convergere a Firenze dai confini della penisola si trasforma in concreta attività investigativa grazie all’apparire di un nuovo “mostro” sulla scena toscana. L’intreccio del lavoro con i problemi della vita quotidiana, della professionalità con l’umanità, della vita con l’azione, del sentimento con il dovere trasformerà sei individui in un gruppo: “LA SQUADRA” I sei ispettori, convocati a Firenze per un corso di aggiornamento coordinato da Mattia Lombardi, trovano occasione di mettere alla prova le loro capacità professionali grazie ad una serie di delitti che il “mostro” firma evirando le vittime. I valori umani di ognuno diventano il collante più vero per tener la squadra unita. 

MELE MARCE PER LA SQUADRA (LA SQUADRA 2) È passato
un anno da quando
LA SQUADRA poteva dirsi ufficialmente costituita ed i sei ispettori si trovano coinvolti, non per incarico ufficiale, ma quasi per caso, in una nuova difficile, rischiosa e coinvolgente indagine. Senza mai spostarsi dalle loro sedi operative, ma uniti da un vincolo professionale e umano che li fa vibrare all’unisono, fanno emergere il marciume che ha contagiato eminenti esponenti delle forze dell’ordine collusi con la mafia. Due fatti apparentemente slegati, l’uccisione di un giovane carabiniere e lo scontro tra cosche mafiose diverse accomunate dall’interesse per un carico di droga arrivato al porto di Messina, 

portano le indagini a convergere sul GMS (Grande Manovratore Sconosciuto) e a dargli un nome. Con l’attività investigativa si mescolano i sentimenti e le vicissitudini personali e familiari dei protagonisti. I fatti, seppur crudi ed essenziali, sono sempre visti e vissuti attraverso una precisa e attenta introspezione che, scavando nell’animo di ciascuno e condividendone le emozioni, porta il lettore a conoscere investigatori, vittime e delinquenti come persone. LA SQUADRA ne esce più coesa che mai e Gabriella Franchi, Carlo Dallolio, Piero Fantacci, Anna Gilli, Giovanni Marras e Antonio Palermo sono pronti ad affrontare una nuova avventura insieme. 

LE TENTAZIONI DELL’ISPETTORE DALLOLIO
(LA SQUADRA 3) Gabriella (l’ispettrice Franchi) chiede un favore a Carlo per riportare a Torino una ragazzina di buona famiglia salvatasi, non si sa come, dall’essere sacrificata. L’ispettore Dallolio si trova così ad essere coinvolto nelle indagini su una serie di omicidi accomunati solo dalla particolare arma utilizzata dal fantomatico assassino. Tutta LA SQUADRA si ritrova a collaborare per aiutare il collega torinese a far luce sul mondo delle sette sataniche ed i loro adepti. Come sempre le vicende personali e familiari dei sei ispettori si amalgamano con l’azione investigativa e, senza nulla togliere all’attività professionale, arricchiscono il racconto di patos e sentimento. Torino, che nel mondo esoterico rappresenta il luogo dove bene e male si incontrano, città che viene ad essere il vertice in due triangoli magici: il triangolo bianco del Bene (Torino-Lione- Praga), il triangolo nero del Male (Torino-Londra-San Francisco), ma che per Dallolio è solo la “sua” città, fa da sfondo e ambiente ad una sequenza di delitti misteriosi e relative indagini puntuali, metodiche ed avvincenti. Indagini che sono anche l’occasione di ritrovare vecchie conoscenze e riallacciare rapporti interrotti da anni, ma mai veramente finiti. I veri vincitori saranno gli ispettori che, tratteggiati dall’autrice nella loro fragile umanità e simpatica concretezza, non solo risolveranno il caso, ma soprattutto con la loro carica umana sapranno far prevalere il Bene sul Male e trionfare l’amore, l’amicizia, la positività e la condivisione sull’odio, l’aggressività, la cupidigia e la sete di possesso. 

FUORI DALLA TELA DEL RAGNO
(LA SQUADRA 4) LA SQUADRA è alla quarta indagine, ma le difficoltà crescono. Si verifica una serie di omicidi, sparsi per l’Italia, senza nesso apparente, accomunati solo dalla “firma” dell’assassino, che etichetta le sue vittime con una sparachiodi. I problemi personali dei sei ispettori hanno una parte rilevante nel complicare le cose, ma, mentre le questioni private, anche se a prezzo di sofferenze non trascurabili, si avviano verso traguardi non scontati, alla soluzione del caso contribuiscono aiuti insperati, ma risolutivi. Un hacker, un pompiere e una psicologa, ognuno a modo suo; aggiungono tessere al mosaico che alla fine rivelerà il volto dell’insospettabile serial- killer. La ragnatela, che sembrava aver irretito LA SQUADRA, si spezza e, come sempre, a vincere veramente saranno i valori umani che rendono i professionisti persone, i colleghi amici, i tecnici uomini. LA SQUADRA conclude un suo ciclo: avrà occasione di ricominciare ed offrirci nuove indagini e avventure intrise di umanità?


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