martedì 16 marzo 2021

Cose che succedono la notte - Peter Cameron - Adelphi

Trama

Questo libro è fatto di buio e di neve. Di un treno nella notte, e di una coppia senza nome che scende in una stazione deserta del Grande Nord. Di un immenso, lussuoso albergo nel cuore di una foresta. Delle sue stanze chiuse, dei suoi infiniti corridoi, dell'isola di luce del suo bar. Dei suoi ambigui ospiti – una vecchia cantante che tutto ha visto, e un losco uomo d'affari con un suo crudele disegno. E ancora, di un sinistro orfanotrofio, e di un enigmatico guaritore...



Cosa ne penso...

La notte è uno dei momenti che prediligo, da sempre direi sono stata più incline a vivere nelle ore serali. 

I sogni sono racchiusi in un mondo così poco palpabile eppure a volte sono anche così reali.

"Cose che accadono la notte" l'ho acquistato proprio perchè mi ha attratto come titolo e poi come copertina, ma anche per la trama.

Non ho letto altro, in precedenza, di questo autore e so che alcuni hanno un pochino criticato questo libro giudicandolo non all'altezza dei suoi precedenti lavori.

Io però, digiuna da assaggi antecedenti e senza alcuna aspettativa particolare, mi sono innamorata di questo libro. Una scrittura particolare come anche la forma e lo stile dei dialoghi.

Una storia onirica, paesaggi quasi al limite del surreale e personaggi particolari, addirittura assai bizzarri.

L'ambiente è freddo e triste, desolante come la storia che ci viene raccontata. I dolori sono lampanti, ma in evidenza viene messo l'individualismo in cui si cade quando ci si trova nel pozzo di un male troppo grande da vivere e da sopportare, contrapposto all'altruismo che a sprazzi sboccia nel cuore di chi si è amato. 

"Lui era rimasto a guardarla abbandonare chiunque altro avesse amato, lasciandosi trasportare piano piano ma senza esitazioni verso un luogo in cui la rabbia, l'insofferenza e il disprezzo soppiantano l'amore"

Ho vissuto in maniera profonda le vicende dei protagonisti ma nel mare della depressione e dell'infelicità ci sono personaggi pronti a scaldare il freddo del grande Nord con una pelliccia d'orso e un bicchierino di grappa.

"La sera scese con un'immediatezza snervante, come un sipario abbassato in fretta su uno spettacolo amatoriale andato nel peggiore dei modi"

Lo stile è narrazione poetica che calamita lo sguardo e si viene risucchiati nell'hotel ai confini con la foresta.

La vita può essere spietata, difficile capire il significato di alcune sensazioni per chi non le ha vissute, accadono fatti che deturpano corpo e anima e inevitabilmente si cambia, le persone attorno cambiano, i binari si allontanano dal loro essere paralleli. 

"Prima o poi vanno tutti a letto, dico bene? Sono cose che succedono la notte. Le persone spariscono, sempre che ci siano mai state. La vita è orrenda, infame, come e più del tempo."

Gli accadimenti non sono mai fini a se stessi, i progetti stessi curati nei minimi particolari possono essere portali del destino. 

"Ma non vi è venuto in mente che forse voi dovevate essere qui, che così era stabilito e non è stato compiuto nessun errore?

Un libro della cui trama non vi posso raccontare ma che senza dubbio rispecchia e ripercorre molti dei miei pensieri, delle mie riflessioni, del mio percorso di vita. Comprendere che bisogna lasciare andare e mettere da parte la paura, la rabbia e la spada. 

Le strane presenze, i personaggi singolari, i brividi e la commozione sono ingredienti fondenti di un libro che forse vuole essere un messaggio o più probabilmente raccontare attraverso un fascino misterioso le caratteristiche più umane in assoluto, anche quelle che vorremmo tenere nel buio della notte.

  • Editore : Adelphi (24 settembre 2020)
  • Copertina flessibile : 241 pagine
  • Sara Valentino

Nessun commento:

Posta un commento

Il labirinto di Ottavio Nicastro

Parigi, uno spietato serial killer tiene in scacco la città. Uccide poveri innocenti e li trasforma in statue umane. La polizia brancola nel...