mercoledì 4 novembre 2020

Agnelli con la corazza di Daniela Anna Dutto

 Agnelli con la corazza è un romanzo  che parla di mobbing e bullismo ma si concentra sugli aspetti di rinascita e crescita morale che la vittima, di questi soprusi, può mettere in atto per uscire dalla condizione di disagio in cui è stata confinata. Sono stata profondamente colpita nel sentire alla televisione, l'anno scorso, la notizia della  morte di un pensionato per le violenze, le percosse e  le intimidazioni messe in atto da una baby gang composta da una decina di ragazzi di cui alcuni minorenni. Pensare alla disperazione di quell'uomo che si è sentito solo, disperato, senza un aiuto per poter uscire da quella situazione. Ed è nata l'idea di questo romanzo e oltre al bullismo ho deciso di affiancare il tema del mobbing purtroppo sempre in maggiore diffusione nel nostro paese.  

Trama: 


Tre personaggi senza un apparente legame tra di loro ricevono a cadenza settimanale una lettera con una frase e una citazione. Kiko un ragazzo che sopravvive tra furti e droga, il severo professor Livi insegnante di ginnastica e Antonio chef stellato di un noto ristorante. Cosa hanno in comune queste persone? Perché ricevono queste lettere?  Non sanno dare una risposta a questo quesito ma capiscono che quei semplici fogli di carta, che entrano nelle loro vite, sono state scritte da una persona che sa colpire debolezza e i punti d'ombra delle loro esistenze. 

Ma chi è il misterioso autore?

"Devo spedire le ultime lettere e dopo tutto sarà finito, chiuderò questo capitolo della mia vita. Non importa se saranno lette o stracciate. L'importante è averle scritte".

L'importante è averle scritte... così pensa l'autore delle lettere mentre le infila in buste anonime, senza mittente.

"Prendo le lettere, sento il ritmo del cuore accelerare. Finalmente sono riuscito a terminarle; scriverle è stata la parte più facile di questo progetto adesso devo trovare il coraggio di spedirle".

"Ma il pensiero unanime sarà rivolto al misterioso autore delle lettere. Sicuramente non penseranno a me, sono un personaggio dimenticato del loro passato e comunque se gli dicessi che io mi riderebbero in faccia. Per loro sono sempre stato nessuno e un nessuno non può avere il coraggio di arrivare a tanto".

L'identità di chi ha ideato tutto questo rimane celata fino alla fine ma mentre le lettere arrivano ai destinatari si svelano le loro storie. Kiko è un ragazzo della periferia che è entrato sin dall'adolescenza a far parte di una banda di strada ma i confini del suo mondo iniziano a stargli stretti e si pone delle domande sul suo futuro. Nella prima lettera che riceve l'autore lo definisce un pupazzo e per Kiko è come ricevere un pugno nello stomaco perché lui, da tempo, si sente come un pupazzo nelle mani di quel capo che finge di essere un amico ma in realtà lo sfrutta per i suoi scopi. 

Si sedette sul letto.  Non capiva. Riprese i pezzi della busta cercando un mittente, ma non c'era nulla. "Eppure è il mio indirizzo, non possono essersi sbagliati". Continuò a fissare il foglio, rileggendo le frasi, una, due, dieci volte... Appallottolò la lettera e la gettò contro la porta. " Un pupazzo, ecco cosa sono , un fottuto pupazzo di merda!" E da quel momento mette in discussione il fragile equilibrio della sua esistenza. 

Il professor Livi ama la sua professione di insegnante di educazione fisica ma eccede nella severità e nel rigore. Anche la sua vita è dettate da rigide regole ma la confessione del figlio di essere gay lo porta in un abisso di profonda disperazione da cui non riesce ad uscirne. E le  lettere che riceve lo portano ad affrontare situazioni e tematiche del presente e del passato non risolte. 

La aprì e lesse due volte il testo: 

"A volte è necessario accettare le situazioni, semplicemente, senza battaglie"

Il professor Livi rimase immobile a fissare la lettera come se qualsiasi gesto avrebbe potuto causarne l'esplosione. 

Antonio, chef stellato dopo la separazione dalla moglie eccede con il vizio di bere. Questo lo porta a creare una situazione di stress e ansia nella sua cucina. Anche lui riceve le lettere ma concentrato sui suoi problemi tende ad ignorarle anche se un tarlo si insinua nella sua mente fino a confidare ad un amico:

"Non lo so, ne ho già ricevute altre due, pensavo che fosse qualche santone che si faceva pubblicità per quei gruppi New Age, invece sembra che siano proprio dirette a me".

E alla fine del romanzo il misterioso autore si svela raccontando la sua storia e dando una risposta ai tanti interrogativi che lo sviluppo della storia ha creato. 

Agnelli con la corazza non si concentra solamente sui temi della violenza e coercizione che il bullismo e il mobbing comportano ma vuole dare maggiore respiro alla fase successiva, quando una vittima riesce ad uscire da queste situazioni, trova la forza di rivedere il suo passato e di rinascere.

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