martedì 9 febbraio 2021

Muori per me di Elisabetta Cametti - Edizioni Piemme

 Recensione a cura di Sara Valentino

"Si era venduta per quella vita. Aveva tradito ideali e sentimenti, per poi scoprirsi dentro una partita di Monopoli: soldi senza valore, amori senza futuro, sorrisi senza anima. Nient'altro che menzogne"


Cosa sareste disposti a barattare pur di avere successo? Questa è la domanda cardine da cui scaturisce tutto il thriller di Elisabetta Cametti. Sotto i riflettori ci sono i social, senza dubbio, quelli che in molti casi sono diventati una vita a parte, ma pur sempre una vita virtuale. Eppure un po' come un'esca dinanzi a una preda quel successo mediatico tanto millantato, tanto agognato può portare a nefaste conseguenze.

Chi mi conosce sa che non letto molti thriller contemporanei, ma questo è stato una eccezione davvero prodigiosa. La Cametti è senza ombra di dubbio una scrittrice coinvolgente, la tensione è palpabile a tal punto che l'ho terminato in pochissimi giorni. L'ultima notte però, prima di terminarlo, non riuscivo a prendere sonno. Perchè? 

E' un thriller, la tensione è altissima e la scomparsa della giovane donna arriva come un fulmine a ciel sereno, si potrebbe pensare, la denuncia è della figlia che attende invano il ritorno della madre. Il lettore, io personalmente, si immedesima totalmente e psicologicamente è aggrovigliato nella rete, una rete che lo trattiene a fondo, che non gli permette di respirare e di capire. 

I personaggi diventano amici, sono vivi, sono tangibili, descritti in maniera tridimensionale. Le loro paure, le fobie e le follie diventano le nostre. E' difficile uscirne sapete? Anche dopo aver voltato l'ultima pagina e assimilati gli ultimi colpi di scena che spiazzano il lettore radicalmente resterete qui con la mente.

"Scriverà una pagina di storia, perchè quando avrò finito non si rialzerà nessuno e chi avrà ancora respiro, sarà comunque morto. Rimarrà in piedi solo la verità"

La verità ha molte facce e come sempre nulla è come sembra e nessuno è sempre come lo immaginiamo. A volte è difficile vedere un nostro amico, fratello per quello che è, tanto distante dai nostri valori. Ci domandiamo come sia possibile che in nome dei soldi, del successo, del potere (pure fittizio) si possa rimanere invischiati nel peggiore degli incubi.

Ho sofferto molto durante la lettura del libro, ho pianto, ho pregato, ho lottato... 

Credo che Elisabetta Cametti, anzi ne sono certa, abbia con questo suo pregevole lavoro voluto denunciare i mali del nostro tempo, abbia desiderato accendere un focus di attenzione verso i pericoli a cui si può andare incontro, dentro e fuori dalla rete. 

I temi trattati sono sicuramente quelli all'ordine del giorno per gli episodi di cronaca nera, ma non solo: la violenza sulle donne psicologica e fisica, l'obnubilare la coscienza con stupefacenti dannosi e possibilmente letali. C'è anche un altro interessante tema che riguarda i peggiori e più subdoli vampiri energetici, i manipolatori e narcisisti che usano le debolezze per attirare nella propria rete vittime ignare e innocenti. 

Allo stesso tempo, tra le pagine, sarete anche testimoni di un mondo fatto di persone generose, di chi crede ancora alla famiglia e soprattutto viene valorizzata la possibilità di un riscatto. Alla fine forse c'è sempre un po' di bene anche nel male ma il profondo abisso verso cui verrete trascinati è straordinariamente profondo e buio... 

Per me è stato un viaggio anche introspettivo... Vivere il momento a volte senza capirlo, perdere l'equilibrio e scoprire di poter volare, tastare il potere della pazienza e del coraggio.

"Il punto di non ritorno arriva. Presto o tardi, arriva. Dobbiamo esserne consapevoli, prima di svegliarci e scoprire che nulla sarà più com'era. Che non si può tornare indietro, nemmeno per un secondo, per una parola, per un sorriso. Pensiamoci adesso. Pensiamoci prima di ogni azione, di ogni scelta. Prima di sbattere la porta. Prima di dire addio, di cambiare orizzonti. Prima di ascoltare l'istinto. Prima di inseguire un miraggio. Pensiamoci quando siamo ancora in tempo."




Trama. Notte fonda, una ragazzina chiama la polizia: sua madre è scomparsa. Si tratta dell'assistente personale di Ginevra Puccini, una delle fashion blogger più famose al mondo. Il corpo di Julia viene trovato nelle acque del lago di Como, insieme a quello di altre quattro donne. I cadaveri presentano ulcere evidenti su pelle e mucose, una reazione allergica rara, causata da una sostanza sconosciuta, come accerta l'autopsia. Gli indizi, che puntano tutti a un unico colpevole, diventano una prova con la scoperta dell'arma del delitto. Quando il caso sembra chiuso, però, sulle pagine social di Ginevra Puccini compaiono dei video sconvolgenti: lei conosce il nome delle vittime non ancora identificate, la loro storia e il gioco perverso che le ha uccise. Ma Ginevra non si trova. Potrebbe essere il carnefice o la prossima vittima. La cerca la polizia. La cerca la sua famiglia. La cerca chi vuole metterla a tacere. Quelle immagini denunciano un sistema di corruzione e comando, rivelando la linea di sangue che conduce tra i rami di una famiglia potente e dentro una delle più importanti maison della moda internazionale. Dove forze dell'ordine e giustizia non sono mai riuscite ad aprirsi un varco, sono quei post a fare vacillare l'impero. Perché c'è una voce che i soldi e il potere non possono ridurre al silenzio, quella che rimbalza sui social network e diventa virale. Una voce che neanche la morte può fermare.

  • Editore : Piemme (26 gennaio 2021)
  • Lingua : Italiano
  • Copertina rigida : 528 pagine

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